Psicologia forense

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L’ascolto del minore nel processo penale

Ascoltare un minore durante un procedimento penale significa andare incontro alle sue esigenze, valutarne l'idoneità a testimoniare e aiutarlo a fornire il proprio apporto nel modo meno traumatico possibile. Il minore deve sentirsi libero di parlare e di potersi esprimere apertamente, nella sua estrema genuinità.

Carnefici o principi azzurri? I tanti volti della sindrome di Stoccolma

Se da un punto di vista giuridico il rapporto fra vittima e carnefice risulta essere ben definito, da un punto di vista psicologico il quadro è molto più complesso. D’altra parte, realizzare un’indagine coerente ed esaustiva su questo fenomeno è praticamente impossibile, dal momento che è impossibile replicare le condizioni di un sequestro in un laboratorio e controllarne le variabili.

Bullismo e cyberbullismo: un’analisi psico-criminologica. Dal profilo di personalità agli interventi rieducativi

Siamo in presenza di una situazione di bullismo quando si assiste o si subisce un insieme di vessazioni, ovvero di atti persecutori, violenti e aggressivi, da parte di un coetaneo o, per lo più, da un gruppo di coetanei, nei confronti di un loro pari. Le prepotenze possono essere di natura fisica, ad esempio sberle, spintoni, pugni e botte, oppure di tipo verbale, come minacce, offese, svalutazioni e insulti pesanti. Oppure, ancora, possono concretizzarsi in forme di abuso psicologico quali umiliazioni, derisioni, discriminazioni, pettegolezzi ed emarginazione. Nella maggior parte dei casi, si denota una concomitanza di tutte le categorie fin qui descritte. L’offesa verbale trascende nell’aggressione fisica e le azioni sono sempre accompagnate da un forte trauma psicologico in seguito al quale la vittima difficilmente riesce a sopravvivere da sola.
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Criminologi e Criminalisti
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